L’Internet of Things
Con questo articolo voglio fare un po’ di chiarezza su cosa stanno facendo diversi miliardi di dispositivi che non sono né computer né smartphone, ma che sono comunque collegati a Internet.
In pratica, voglio fare chiarezza su cos’è l’Internet of Things!
Internet of Things, in italiano “Internet delle cose” o meglio “Internet degli oggetti”, è l’espressione utilizzata ormai da qualche anno per definire la rete delle apparecchiature e dei dispositivi (non computer) equipaggiati con un software che gli permetta di scambiare dati con altri oggetti connessi, grazie alla connessione ad Internet.
Sappiamo o comunque oramai si sa che è possibile collegare di tutto alla rete internet!
Una “things” o con più esattezza un oggetto per essere connesso deve rispettare 2 caratteristiche:
- Avere un indirizzo IP che ne consenta l’identificazione univoca alla rete;
- La capacità di scambiare dati attraverso la rete stessa, senza bisogno dell’intervento umano.
Ma perché gli oggetti comuni si connettono alla Rete?
Il loro obiettivo principale è quello di semplificarci la vita, automatizzando processi, e metterci a disposizione informazioni a noi necessarie.
Ecco a voi qualche esempio:
- La “strada intelligente”, definita anche “smart road”, è in grado di dialogare con le auto, con i semafori e con la segnaletica al fine di ottimizzare i flussi di traffico, ridurre l’inquinamento ed i tempi di percorrenza.
- I “termostati intelligenti” che sono in grado di imparare orari, esigenze ed allo stesso tempo scegliere la temperatura adatta per ogni momento.
Tali termostati con smartphone possono essere comandati persino a distanza.
Secondo dati statistici ormai gli oggetti connessi alla Rete sono circa 5 miliardi ed entro il 2020 si pensa che diventeranno persino 25 miliardi!
Inoltre, secondo Will Frank – fondatore di Ubiquisys, una delle prime aziende ad entrare nel business dell’Internet of Things, gli oggetti connessi permetteranno di ottimizzare in tempo reale processi produttivi ed attività economiche riducendo in maniera sensibile l’inquinamento ed il consumo di risorse.
L’Internet of Things può però provocare qualche problema?
Il primo problema legato all’Internet of Things riguarda la tutela della privacy ed il corretto utilizzo dei dati.
Infatti vivere in un mondo di sensori, misuratori ed oggetti quotidiani che sono in grado di raccogliere e scambiare informazioni su come vengono utilizzati, sulle nostre abitudini e sul nostro stato di salute ci espone al rischio di perdere il controllo della nostra comunicazione in rete.
In pratica, non manca solo un quadro normativo che stabilisca la titolarità delle informazioni raccolte da tali oggetti connessi, ma anche i diritti ed i doveri di tutte le parte coinvolte.
Attenzione quindi agli hacker che possono connettersi ai vostri oggetti, che a loro volta sono connessi ad Internet!
Altra problematica è quella delle implicazioni etiche!
L’Internet of Things però non comporta solo dei svantaggi ma può portare anche vantaggi.
Infatti il comparto dell’energia e quello dei trasporti godranno dei maggiori benefici. Perché?
Perché avranno così la possibilità di ottimizzare il consumo di risorse, potendo scegliere i percorsi ed i tempi più idonei in base alle condizioni di traffico ed al tipo di spostamento.
Con l’Internet of Things si parla anche di:
- IPv6 che semplifica configurazione e gestione delle reti IP;
- Cloud computing che permette di salvare i dati su un cloud virtuale, dove questi dati possono essere reperibili senza la necessità di trovarsi su una macchina fisica, come un computer fisso o un laptop.
- Big Data cioè la grande quantità di dati a disposizione dato che gli oggetti sono connessi e comunicano dati sul loro utilizzo.
Quali sono i settori che utilizzano maggiormente l’Internet of Things?
Industria:
Stabilimenti connessi
Macchinari connessi
Catena di fornitura connessa.
Energia:
Servizi di pubblica utilità e smart grid
Aziende del petrolio
Aziende del gas
Rete di campo
Trasporti:
Aviazione
Trasporto collettivo
Trasporto marittimo
Ferrovie
Strade
Veicoli
Automobili
Scegliere l’Internet of Things?
Si! Scegliamo l’Internet of Things perché offre alle aziende ed alle organizzazioni metodi inediti ed innovativi per gestire e monitorare operazioni su vasta scala.
Permette di fornire costantemente informazioni ad applicazioni ed archivi di dati.
E la cosa più importante è il basso costo delle “cose” che consente di osservare e gestire attività precedentemente inaccessibili.
Ed ultima cosa…grazie all’Internet of Things è possibile raccogliere informazioni dettagliate su eventi in precedenza invisibili.
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