Mi è successo diverse volte negli ultimi mesi di parlare di questo argomento, clienti in diversi ambiti mi hanno portato a queste riflessioni e approfondimenti, il tema è molto sentito sia in ambito industriale che sanitario. Alcuni di loro sicuramente sono mossi dalla curiosità, dagli articoli che spopolano nei vari social, altri attirati da una chimera mista tra “potrei risparmiare”, “mi consegnerai i moduli software con anticipo”, “ma quanto stai guadagnando con queste nuove tecnologie”. Ho pensato quindi di riprenderlo al rientro dalla pausa estiva.
Certo, nel mondo dello sviluppo di software, si assiste da tempo ad una trasformazione radicale del modo di produrre e distribuire le applicazioni. Seguendo la similitudine di altri ambiti produttivi, un tempo lo sviluppo software era un’attività artigianale, basata sulla creatività e sull’esperienza dei singoli programmatori, oggi si sta affermando un modello industriale, in cui l’intelligenza artificiale (IA) gioca un ruolo sempre più importante.
Come siamo passati dall’artigianalità all’industrializzazione ? La risposta è come per gran parte dei processi, gradualmente. Dalla pagina bianca con la quale ci si trovava ad armeggiare anni fa, si sono diffusi modelli di sviluppo, classi, framework e sistemi complessi di programmazione ad oggetti che consentono di riprendere progetti, svilupparli in team e soprattutto organizzare il codice nell’ottica di ottimizzarlo, revisionarlo ed implementare facilmente nuovi moduli e funzionalità.
Lavorando in questo ambito da molto tempo, prima da sviluppatore, poi da PM e ora come responsabile di un’azienda IT e ho assistito all’evoluzione che negli ultimi anni è diventata vorticosa. Forse perché non sono più operativo come sviluppatore, forse per la modalità di diffusione degli aggiornamenti tecnologici, forse per il campo di interesse che si allarga ogni giorno, è un dato di fatto che si fatica ad essere aggiornati su tutto. Ne deriva che la specializzazione è l’unico modo per poter eccellere se si vuole fare la differenza nel mondo dello sviluppo.
L’IA non è solo uno strumento per automatizzare alcune fasi del ciclo di vita del software, come la progettazione, la codifica, il testing e il deployment. L’IA è anche una fonte di innovazione, capace di generare nuove soluzioni e di adattare il software alle esigenze degli utenti e del contesto, se ben utilizzata può fare la differenza aiutandoci a restare al passo con i tempi.
Il processo di industrializzazione del software, dettato dall’IA, presenta vantaggi evidenti in termini di qualità, efficienza, scalabilità e sicurezza. Tuttavia, comporta anche delle sfide importanti, sia dal punto di vista tecnico che etico.
Dal punto di vista tecnico, è necessario garantire che l’IA sia affidabile, trasparente e controllabile. È fondamentale che gli sviluppatori possano comprendere il funzionamento e le motivazioni delle decisioni prese dall’IA, e che possano intervenire in caso di errori o anomalie. Inoltre, è essenziale che l’IA rispetti gli standard di qualità e sicurezza del software, e che sia in grado di gestire le situazioni impreviste o complesse.
Dal punto di vista etico, è indispensabile che l’IA sia al servizio dell’uomo e non viceversa. È necessario che l’IA rispetti i valori e i principi fondamentali della società, come la privacy, la dignità, la giustizia e la responsabilità. Inoltre, è opportuno che l’IA favorisca la collaborazione e la complementarità tra gli esseri umani e le macchine, e non crei situazioni di esclusione o discriminazione.
In conclusione, il processo di industrializzazione del software dettato dall’IA rappresenta una grande opportunità per il progresso tecnologico e sociale. Tuttavia, richiede anche una grande responsabilità da parte degli sviluppatori e dei decisori politici, che devono garantire che l’IA sia usata in modo etico e sostenibile.
Riprendendo quindi l’incipit di questo mio approfondimento, caro cliente, l’introduzione di IA nei processi di sviluppo non ti farà risparmiare come conseguenza immediata ma ti consentirà di avere un prodotto più efficiente, e per quanto riguarda i guadagni ti assicuro che questa iperspecializzazione a cui si sta tendendo è molto costosa in termini di investiamo in risorse e tempo quindi per il per momento siamo ancora con la palla al centro!