Con l’entrata in vigore del decreto sui controlli, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 settembre 2025, il quadro normativo del Terzo settore compie un passo decisivo. Una riforma attesa, che mira a semplificare le verifiche sugli enti, bilanciando trasparenza e sostenibilità organizzativa.

Vediamo insieme i punti essenziali e cosa comportano per associazioni, reti e volontariato.

Chi controllerà gli enti del Terzo settore

Non saranno più solo gli uffici del RUNTS (Registro unico nazionale del Terzo settore) a svolgere i controlli:

  • anche i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV)
  • e le Reti Associative Nazionali (RAN)

potranno occuparsi della revisione ordinaria dei propri aderenti, previa autorizzazione ministeriale.

Potranno inoltre occuparsi dei controlli di enti aderenti ad altre reti o CSV o di enti non aderenti ad alcuna rete, il tutto a seguito di stipula di apposite convenzioni.

Quali controlli sono previsti

Le verifiche hanno l’obiettivo di garantire che gli enti:

  • mantengano i requisiti per l’iscrizione al RUNTS,
  • rispettino le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale,
  • adempiano agli obblighi di legge derivanti dall’iscrizione al RUNTS.

I controlli ordinari avranno cadenza triennale, mentre quelli straordinari restano di competenza esclusiva del RUNTS.

Agevolazioni per il controllo dei piccoli enti

Un aspetto molto importante riguarda la semplificazione delle procedure dei controlli per gli enti con entrate inferiori a 60.000 € annui.

Chi svolgerà i controlli

Il decreto prevede che i soggetti autorizzati (Reti Associative Nazionali e CSV) individuino i cosiddetti soggetti incaricati, cioè coloro che dovranno svolgere effettivamente i controlli.

I controlli saranno affidati a figure qualificate, con alcune garanzie fondamentali:

  • non avere rapporti diretti con l’ente da controllare,
  • avere comprovata esperienza in materia di Terzo Settore,
  • effettuare periodicamente corsi di formazione ed aggiornamento.

Gli elenchi dei soggetti incaricati dovranno essere resi pubblici dalle Reti Associative Nazionali e dai CSV e comunicati al Ministero.

Come saranno coperte le spese

Il Ministero riconoscerà ai soggetti autorizzati (RAN e CSV) un contributo a copertura delle spese di controllo. L’importo varierà in base alle dimensioni degli enti controllati: da 50 € fino a 500 € per ogni ente.

Quando inizieranno i controlli

Il primo controllo decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui l’ETS è stato iscritto al RUNTS.
In sede di prima applicazione, tale termine decorre dalla data che verrà individuata tramite apposito decreto.

Un passo verso più trasparenza e fiducia

Il nuovo decreto rappresenta una svolta per il Terzo settore, andando a porre le basi per aumentarne le garanzie di trasparenza e correttezza.

Una riforma che, se ben applicata, potrà rafforzare la fiducia verso le organizzazioni del Terzo settore e valorizzare il loro enorme contributo alla società.

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