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Con il disegno di legge approvato dal Senato il 30 Marzo 2016 si conferma il processo di riforma del Terzo Settore in essere dal 2014. Sono molte le novità inserite che toccheranno da vicino tutto il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

riforma terzo settore

Oggi diamo uno sguardo a quello che sarà il CODICE UNICO del Terzo Settore.

Questo meraviglioso groviglio di norme vecchie e nuove permetterà agli enti del Terzo Settore di trovare in modo chiaro e ordinato e rapido tutte le disposizioni generali e comuni cui dovranno sottostare.

L’obiettivo non è solo quello di riordinare l’esistente, ma anche quello di introdurre a livello generale nuove regole, nuove modalità operative e nuovi organismi di coordinamento e controllo. Si vuole riorganizzare l’intero Settore senza lasciare nulla al caso per far emergere e valorizzare e tutelare i criteri base degli Enti del Terzo Settore, parliamo quindi delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale senza alcuno scopo di lucro che dovrebbero permeare gli enti anche nella pratica e non solo in teoria.

Ecco che si prevede la creazione di un Registro Unico Nazionale del Terzo Settore per la registrazione, anche telematica, dell’ente, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; la registrazione sarà subordinata al possesso di requisiti quali:

  • Svolgere un’attività di interesse generale scelta tra quelle individuate dal legislatore e secondo le modalità previste dal legislatore per lo specifico tipo di ente;
  • Adottare un’organizzazione e un’amministrazione e un controllo interno dell’ente che garantisca il rispetto dei diritti degli associati e dei lavoratori;
  • Sia applicato il divieto di distribuzione anche in forma indiretta degli utili o degli avanzi di gestione e del patrimonio dell’ente stesso (fatto salvo quanto previsto per l’impresa sociale di cui parleremo prossimamente).

L’iscrizione al Registro Unico Nazionale sarà obbligatoria tendenzialmente per tutti, nello specifico per gli enti che:

  • Si avvalgono prevalentemente o stabilmente di finanziamenti pubblici;
  • Si avvalgono prevalentemente o stabilmente di fondi privati raccolti attraverso pubbliche sottoscrizioni;
  • Si avvalgono prevalentemente o stabilmente di fondi europei destinati al sostegno dell’economia sociale;
  • Esercitano attività in regime di convenzione o accreditamento con enti pubblici;
  • Intendono avvalersi delle misure agevolative fiscali e di sostegno economico introdotte con la stessa legge delega.

Oltre a ciò, il Codice del Terzo settore:

  • Introdurrà criteri per la tenuta della contabilità e dei rendiconti;
  • Indicherà i vincoli per i quali l’attività d’impresa svolta dall’ente in forma non prevalente e non stabile risulta finalizzata alla realizzazione degli scopi istituzionale;
  • Disciplinerà gli obblighi di controllo interno, di rendicontazione, di trasparenza e di informazione nei confronti degli associati, dei lavoratori e dei terzi e il relativo regime sanzionatorio;
  • Individuerà specifiche modalità di verifica periodica dell’attività svolta e delle finalità perseguite;
  • Promuoverà un principio di proporzionalità degli emolumenti dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, dai dirigenti agli associati, individuandone i limiti e gli obblighi di pubblicità per garantirne il principio di trasparenza;
  • Riconoscerà e valorizzerà le organizzazioni che associano enti del terzo settore (anche chiamate Reti Associative di Secondo Livello);
  • Riordinerà e revisionerà la disciplina vigente in materia di attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso.

Questo ultimo punto merita di essere approfondito in quanto gli organismi coinvolti sono attualmente molto importanti per le associazioni e, spesso, ne sono un vero e proprio punto di riferimento. Stiamo parlando dei Centri di Servizio per il Volontariato anche noti come CSV.

gruppi_volontariGli attuali Osservatori Nazionali per il Volontariato e per l’Associazionismo di Promozione Sociale saranno superati e al loro posto sarà istituito il Consiglio Nazionale del Terzo Settore, auspicabilmente composto da reti associative di secondo livello, quale organismo di consultazione degli enti a livello nazionale.

IL Consiglio Nazionale del Terzo settore dovrebbe coordinare dei nuovi organismi regionali o sovra-regionali che a loro volta provvederanno alla programmazione del numero e della collocazione dei centri di servizio, al loro accreditamento, alla verifica periodica del mantenimento dei requisiti, anche dal punto di vista della qualità dei servizi stessi, e all’attribuzione delle risorse finanziarie a disposizione.

Il legislatore, quindi, non si limita a revisionare la struttura dei CSV, ma entra nel merito della loro finalità: dovranno fornire supporto tecnico, formativo e informativo agli enti per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari.

tessere-per-associazioniInfatti il legislatore introdurrà modalità operative per

  • Favorire e tutelare lo status di volontario, la specificità delle organizzazioni di volontariato e di quelle operanti nella protezione civile;
  • Valorizzare in ambito scolastico e lavorativo le diverse esperienze di volontariato e le relative competenze acquisite dai volontari;
  • Introdurre criteri e limiti al rimborso spese per le attività dei volontari preservandone così il carattere di gratuità e di estraneità alla prestazione lavorativa.

Ultimo punto, ma non meno importante dei precedenti, riguarda lo status giuridico delle società di mutuo soccorso già esistenti alla data di entrata in vigore della legge delega: sarà previsto un regime transitorio per chi prevede di rinunciare alla natura di mutuo soccorso per continuare ad operare quale associazione senza fine di lucro, con particolare attenzione alle condizioni per mantenere il possesso del proprio patrimonio, che dovrà comunque essere volto al raggiungimento di finalità solidaristiche.

Per sapere quali sono le ulteriori novità introdotte con la Riforma del Terzo Settore, continuate a seguirci nelle prossime settimane!

 

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