LA NUOVA MINACCIA: IL RANSOMWARE
Un nuovo metodo di attacco da parte dei cybercriminali è il Ransomware, un tipo di malware, il quale limita l’accesso del dispositivo che infetta. È un tipo di attacco veramente profittevole per i cybercriminali, perché con esso richiedono un riscatto (infatti ransom in inglese significa proprio riscatto) da pagare per rimuovere la limitazione apportata.
L’anno scorso il Ransomware è costato alle vittime attorno ad un miliardo di dollari in tutto il mondo, questo perché nell’ultimo anno la minaccia è diventata ancor più pericolosa.
Infatti il nuovo Ransomware non chiede solo denaro per rimuovere la limitazione apportata, ma cripta i dati e li cancella definitivamente.
A rischio sono sia il capitale aziendale o proprio, sia la reputazione dell’azienda stessa, la sua sopravvivenza ed i posti di lavoro.
Come proteggersi allora dai rischi del Ransomware?
Ecco alcuni consigli:
- SAPERE CHE NESSUN OBIETTIVO E’ IMMUNE
Non si deve pensare o credere che le aziende di piccole o medie dimensioni siano meno suscettibili all’attacco, anzi sono più a rischio!
Il cybercriminale, presumendo che tali aziende abbiano meno persone, tecnologia e risorse per combattere i criminali, le attaccano con più facilità.
Gli effetti per le piccole e medie imprese possono essere devastanti, perché spesso tali imprese trovano difficoltà di disporre delle risorse necessarie per un ripristino rapido.
- PROTEGGERE TUTTO
Le aziende devono adattare un approccio di sicurezza omnicomprensivo per proteggersi dagli attacchi più sofisticati e mirati. Ecco perché è importante che si disponga di ATP (Advanced Threat Protection), cioè di una protezione avanzata contro le minacce che si presentano sotto diverse forme.
Avere un solo firewall e un gateway per la protezione delle mail non basta!
Il Cloud porta enormi benefici, ma è importante che i controlli di acceso e della sicurezza siano allo stesso livello dell’infrastruttura on premise. Cioè i programmi informatici sono installati e gestiti attraverso computer locali, offrendo così vantaggi strategici come:
- Controllo esclusivo su sistemi e dati;
- Gestione interna di dati sensibili e core;
- Flessibilità;
- Staff di supporto dedicato;
- Alto investimento iniziale, ma ammortizzato nel lungo periodo.
- FARE FORMAZIONE
Molte aziende o comunque molti utenti sono spesso inconsapevoli non solo di dove sia avvenuta la violazione, ma persino non sanno che la loro rete è stata violata.
Questo perché spesso si viene “colpiti” cliccando con noncuranza sui link ricevuti tramite email, che continua ad essere lo strumento di comunicazione più utilizzato dalle aziende o dagli utenti stessi.
La formazione, quindi, è di grande importanza per arrivare ad avere un’ottima strategia di protezione dei dati.
- MINIMIZZARE I DANNI POST ATTACCO
Prima cosa da fare dopo un attacco è ideare e implementare un piano completo di backup e ripristino, che permetta di recuperare tutti i file cifrati.
Non è mai troppo tardi per rivedere la propria strategia di protezione e non bisogna mai credere di essere immuni da attacchi futuri, soprattutto quando non si è ancora stati colpiti.
Diverse Softwarehouse si sono poste il problema di come difendersi dai Ransomware, attraverso lo sviluppo di soluzioni integrate per limitare i danni e identificare il cryptovirus, ancor prima che venga scaricato o che si attivi. Ora come ora, le soluzioni sono ancora in via di definizione, ma per limitare i danni ai file è consigliabile utilizzare software o altre procedure di sicurezza capaci di bloccare i malware o persino fare il backup offline dei dati in aree non accessibili al malware.