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Da dove cominciare?

#A.I. Challenge è un libro molto sintetico e semplice e fornisce una fotografia essenziale sull’argomento. Nelle sue 165 pagine non si può certo definire una bibbia dell’argomento ma permette soprattutto ai non addetti ai lavori di farsi un idea precisa sullo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale nei vari mercati e aree di intervento.

L’autrice, Chiara Sottocorona, è molto chiara nell’esposizione e ci sono molti spunti che possono consentire una ricerca personale del lettore per i dovuti approfondimenti.

Sicuramente dopo averlo letto, anche i più pigri lo fanno tranquillamente in un paio d’ore, si può rispondere in modo del tutto personale alla domanda dell’autrice ed farsi una propria opinione sul tema.

L’intelligenza artificiale è amica o nemica?

La mia personale risposta è: “dipende”. Dipende da tanti fattori, primo tra tutti dal livello di scolarizzazione della persona, dall’impiego e dalle aree di interesse, dal paese di residenza e dalla posizione sociale dell’individuo. Anche precisando il contesto nei parametri che cito sopra, la sensibilità della persona può far accogliere questa tecnologia come amica o come nemica.

Un citazione dell’autrice ad un testo di Lourente Alexandre – “La guerra delle intelligenze” – è una delle parti che più mi è piaciuta, non avevo letto questo libro e sono andato subito a curiosare ed acquistarlo.

Dopo varie considerazioni sullo stato dell’arte l’autore Dr Alexandre, coloca la prima era dell’intelligenza artificiale come iniziata nel 2012. In questi anni con l’emergere del deep learning, l’A.I. si auto-educa attraverso immensi database, i BIG DATA.

Citando l’autore: “Questa prima A.I. non può risolvere che compiti specifici, anche se lo fa sempre più accuratamente. L’A.I. di seconda generazione potrà facilmente sostituire un radiologo, ma non riuscirà a fare concorrenza ad un medico generalista. Per eguagliare le competenze e le capacità di un medico occorrerà una terza generazione di A.I. contestuale, dotata di memoria e di trasversalità, che sarà disponibile solo verso il 2030. La quarta età dell’A.I. verrà con l’emergere di una coscienza artificiale: è la cosiddetta A.I. forte, che sarà capace di produrre un comportamento intelligente, di provare una reale coscienza di sè, dei sentimenti, e una comprensione dei propri ragionamenti.

Un altro capitolo che mi è rimasto impresso è “I maghi del machine learning”, sono molto affascinato da questo argomento. Mi ha colpito e mi da dato modo di approfondire l’esistenza dell’algoritmo pittore GAN (Generative Adversarial Network) che autoapprende mettendo in contrapposizione la creazione di un opera da parte dell’A.I. e la sua valutazione tramite due algoritmi contrapposti che valutano con una variabile aleatoria… una sorta di imitazione di creatività.

Per approfondire poi?

Personalmente ci sono due libri che mi sono piaciuti molto con due visioni simili. Intelligenza artificiale che può diventare nemica… se vogliamo rispondere alla domanda del primo testo che vi ho consigliato

Nick Bostrom – Superintelligenza

In questo testo prendiamo un taglio nettamente filosofico ma mai noioso, io l’ho trovato molto interessante, profondo e mi ha dato modo di riflettere capitolo dopo capitolo. Se ne esce sicuramente pensando che con l’A.I. bisogna essere estremamente cauti ma non dobbiamo esserne spaventati. Si tratta pur sempre di un invenzione umana, si tratta di capire e solo il tempo ci darà il modo di farlo se sarà al pari del nucleare in ambito militare o energetico… Questo per me è la sintesi. Rispetto al libro di introduzione qui parliamo di un testo strutturato di spessore a volte anche complesso, che merita una lettura più attenta. Si tratta di 500 pagine, i capitoli sono ben organizzati anche in sottoparagrafi, si può quindi andare diritti ai temi e farsi un proprio ordine di lettura.

Erik Brynjolfsson – Andrew Mcafee – La nuova rivoluzione delle macchine

In questo testo non si parla solo di intelligenza artificiale ma di macchine che sostituiscono gli umani. Come cambia la nostra vita e come potrà cambiare quella dei nostri figli. Sono 300 pagine che si leggono bene anche se in alcuni punti si trovano delle digressioni anche troppo puntuali su numeri e statistiche… ma si possono sempre saltare.

E per concludere?

Beh qui dipende da voi… se come me siete ingegneri allora la bibbia è sicuramente

Artificial Intelligence – A modern approach – Russel, Norvig – PEARSON

da poco ho acquistato la terza edizione, purtroppo per il momento solo in inglese che è stata molto arricchita rispetto alla precedente e ovviamente aggiornata… che dire, qui si trova tutto anche dal punto di vista applicativo, si possono tastare con mano machine learning e deep learning… Per me è stato bellissimo poter concretizzare con questo testo…

Buona lettura!

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