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👉 Caro cliente, oggi parliamo del decalogo del garante per l’uso di sistemi di intelligenza artificiale in sanità.

Il Garante della privacy ha pubblicato il decalogo per la realizzazione di servizi sanitari nazionali attraverso sistemi di intelligenza artificiale (IA). Si tratta di un documento che stabilisce i principi e le linee guida per lo sviluppo e l’impiego di soluzioni innovative basate sull’IA nel settore sanitario, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’efficienza delle prestazioni, la prevenzione e la diagnosi delle malattie, la personalizzazione delle cure e la tutela dei diritti dei pazienti.

👉 Come può aiutare l’AI nell’elaborazione dei dati ?

L’intelligenza artificiale è in grado di analizzare le norme quantità di dati, di riconoscere i modelli specifici e scoprire relazioni funzionali con una velocità e connessione di calcolo che è impossibile per l’uomo e per qualsiasi Big Farma. A mano a mano che i modelli si svilupperanno ci sarà una maggiore efficienza economica di processi sperimentali e una migliore aderenza delle cure alla specificità delle patologie.

La standardizzazione di protocolli ha mostrato il fianco ai rischi che queste cure hanno provocato a molti pazienti a cui gli effetti collaterali sono risultati spesso più nocivi delle patologie stesse, ragione per cui con il futuro sarà necessario personalizzare le cure dei pazienti. Ed è qui che l’AI potrà fornire un contributo straordinario.

Il decalogo si articola in dieci punti, che riguardano:

💡 La trasparenza dei processi decisionali basati sull’IA, che devono essere spiegabili, verificabili e contestualizzabili.

💡 La supervisione umana sulle decisioni automatizzate, che devono essere sempre soggette a un controllo e a una valutazione da parte di personale qualificato e responsabile.

💡 La non discriminazione algoritmica, che implica il rispetto della diversità e della parità di trattamento tra i pazienti, evitando qualsiasi forma di pregiudizio o distorsione nei dati e negli algoritmi.

💡 Il rispetto del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che garantisce la protezione dei dati personali e sensibili dei pazienti, il loro consenso informato e il loro diritto di accesso, rettifica, cancellazione e portabilità dei dati.

💡 L’adeguamento al futuro AI ACT, il regolamento europeo sull’IA proposto dalla Commissione Europea il 14 giugno 2021, che stabilisce un quadro normativo armonizzato per l’IA nell’Unione Europea, basato sui diritti e sui valori comunitari, e che prevede una classificazione dei sistemi di IA in base al loro livello di rischio.

💡 Il principio dell’AI ACT è fornire garanzia che i sistemi usati in EU siano in linea con diritti e valori comunitari, assicurando controllo umano, sicurezza, privacy, trasparenza, non discriminazione, benessere sociale e ambientale.

💡 Il contributo dell’IA all’elaborazione dei dati sanitari, che può offrire nuove opportunità di analisi, riconoscimento di pattern, scoperta di relazioni funzionali e previsione di esiti clinici, con una velocità e una precisione superiori a quelle umane.

💡 Il vantaggio dell’IA per la ricerca e lo sviluppo nel campo farmaceutico e biomedico, che può accelerare i processi sperimentali, ridurre i costi e aumentare l’efficacia delle terapie.

💡 La personalizzazione delle cure grazie all’IA, che può permettere di adattare le prestazioni sanitarie alle caratteristiche individuali dei pazienti, tenendo conto dei loro bisogni, preferenze, storia clinica e genetica.

💡 La formazione e l’aggiornamento del personale sanitario sull’IA, che deve essere adeguata alle competenze richieste dal mercato del lavoro e alle sfide poste dall’innovazione tecnologica.

Il decalogo rappresenta un passo importante per promuovere l’integrazione dell’IA nel sistema sanitario nazionale, in linea con le strategie europee e internazionali. L’IA può essere un alleato prezioso per migliorare la salute pubblica e garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini.

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